Natale 2017
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Tanta armonia, serenità, buon cibo e ottima musica hanno caratterizzato la serata di gala per i consueti auguri natalizi che il Centro per l’Unesco di Bologna e alcuni club Lions felsinei hanno organizzato il 16 dicembre scorso. L’appuntamento per ospiti e soci ha avuto luogo negli accoglienti locali dell’hotel Savoia in zona San Donato, alla periferia del capoluogo emiliano, da tempo divenuto la location abituale per le kermesse organizzate dai rappresentanti cittadini dell’organizzazione Onu e da coloro che hanno sposato il motto “We serve” dell'associazione umanitaria fondata nel 1917. Oltre 130 le persone presenti – in rappresentanza dei Club Re Enzo, Casalecchio Guglielmo Marconi, Bologna San Lazzaro, Leo Bologna, Bologna Felsina, Bologna Archiginnasio, Pianoro degli Ariosti – che hanno dato corpo alla serata che si è svolta in armonia grazie anche alle note del quartetto d’archi I solisti di San Valentino che ha allietato l’atmosfera di gioia che ha accompagnato gli astanti. A fare da padrone di casa è stato il presidente del Lions Club Re Enzo, Amedeo Tomanelli, che ha condiviso il microfono con l’avvocato Bruno Cinanni che l’aveva preceduto nell’incarico e che per la circostanza era intervenuto in qualità di presidente del Centro Unesco di Bologna. Per l’occasione sono state accolte le adesioni a socio Unesco di chi certamente dimostrerà di saper arricchire il già prezioso lavoro del direttivo in carica.Tra questi Maurizio Aronica, nominato nell'occasione "Portavoce" (Spokesman) del Centro per l'Europa Centro Orientale, area nella quale opera da tempo e della quale è diventato profondo conoscitore, ricoprendo cariche anche di livello istituzionale Da ricordare, tra le altre cose, la consueta sponsorizzazione da parte del Club Unesco di Bologna di importanti realtà locali dell’Emilia-Romagna che da anni raccolgono riconoscimenti nell’ambito del premio nazionale La fabbrica nel paesaggio come è accaduto per la Rocca di Vignola nell’ultima edizione. Lo scorso mese di novembre il Centro Unesco ha patrocinato una mostra dell’Ali, l’Associazione liberi incisori, che ha raccolto 50 artisti da tutta Italia che con le loro opere e la loro testimonianza hanno voluto dare il proprio fattivo contributo all’obiettivo che da tempo vede impegnato il Centro Unesco per far riconoscere i portici di Bologna Patrimonio dell’Umanità.